Cari amici,
Il mese di maggio coincide con la conclusione di gran parte delle restrizioni con le quali abbiamo convissuto per ventisei mesi, dal marzo 2020. Ai gravissimi rischi che abbiamo corso per la nostra salute a causa del covid, si sostituiscono ora i timori per gli effetti di un’azione dell’uomo: l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, la guerra che ne è divampata e i cui venti spirano sul mondo intero. Non c’è pace (non solo in senso “tecnico” di assenza di conflitti) in questi anni travagliati. E più difficile diventa dare un senso alla nostra vita associativa, incontrarsi per contribuire al bene comune, come abbiamo sempre fatto: nel recente passato per cercare di salvare vite dalla malattia (e il nostro club donò nel 2020 preziosi strumenti all’ospedale di Prato), ora con particolare attenzione a chi sta lottando per sopravvivere

alla crudeltà dell’uomo.

Per offrire un contributo alle sofferenze del popolo ucraino abbiamo aderito all’iniziativa partita dal Rotary club Filippo Lippi che ha coinvolto e coordinato l’azione di tutti i club service del territorio, riuniti nella partecipazione all’evento “Un caffè con i cantautori”, che sabato 7 maggio ha visto il Politeama sede di uno spettacolo musicale dedicato a vittime e profughi del conflitto.

La guerra in corso non viene condotta solo in forme convenzionali con l’uso di armi, mettendo a repentaglio forse la sopravvivenza stessa di interi continenti. Il conflitto in corso si svolge anche in forma incruenta, ma con effetti non meno preoccupanti, nel territorio sterminato del web. La pirateria informatica rappresenta una componente importantissima del conflitto in corso, con le forze in campo impegnate a scoprire segreti, progetti, intenzioni della parte avversa. E a cercare di sabotarne, manipolarne, renderne inutilizzabili i sistemi informatici. Il clima di tensione che condiziona la nostra vita porta a catalogare come effetti collaterali della guerra episodi di paralisi dei sistemi informatici pubblici come quelli avvenuti lo scorso mese ai danni delle ferrovie italiane e più di recente al fine (sventato) di sabotare Eurofestival. Che si tratti di opera di soggetti collegati al conflitto o di criminalità comune, l’atto di pirateria condotto nei confronti di beni e servizi pubblici o eventi di grande richiamo suscita preoccupazione e inquietudine.

Alla pirateria sul web dedicheremo l’interessante serata di martedì 17 maggio, ospitando i manager della società pratese A 76 impegnata nel campo della cybersecurity, a fianco di grandi aziende, costantemente minacciate dalla pirateria. I tecnici offriranno “in diretta” dimostrazioni di come si manifestano gli attacchi degli hacker e di come la loro azione può essere neutralizzata.

Una serata in cui vivremo uno degli aspetti più preoccupanti – e a loro modo più appassionanti – del vivere contemporaneo.

A maggio abbiamo il piacere di ascoltare il nuovo socio Mario Barone, amministratore di una grande azienda del meccanotessile, che delinea gli scenari per l’economia pratese, sospesa come il mondo intero fra effetti della pandemia e la guerra in corso.